A partire dal 2021 da McDonald’s sarà possibile ordinare il primo burger vegano della nota catena di fast food. Ad annunciarlo è stato lo stesso colosso americano che, non avendo avuto molta fortuna negli scorsi anni con le opzioni vegetariane e “meatless” se non a livello locale, ha dichiarato che l’hamburger sarà composto completamente da sostanze vegetali. La produzione avverrà in collaborazione con Beyond Meat, l’azienda che produce sostituti per la carne e prodotti caseari a base di vegetali dal 2009.
McDonald’s annuncia McPlant, il nuovo panino con burger senza carne
Dopo il successo del panino 100% di origine vegetale Rebel Whopper del suo acerrimo competitor Burger King, dal prossimo anno anche nel menù di McDonald’s sarà presente il nuovo burger senza carne chiamato McPlant.
“Abbiamo creato un delizioso hamburger che sarà la prima opzione di menù a base vegetale”, ha sostenuto Ian Borden, il presidente di McDonald’s International, che ha poi aggiunto come la linea McPlant potrebbe eventualmente in futuro includere anche altri prodotti come il pollo a base vegetale e i panini specifici per la colazione.
La svolta veg e la scelta della sostenibilità
Tuttavia, il nuovo McPlant senza ingredienti di origine animale, che ricalcherebbe il sapore e la consistenza dei classici hamburger di carne, non sarebbe propriamente un prodotto creato nello specifico per vegani e vegetariani, visto che – secondo l’Indipendent – queste persone di solito non frequentano ristoranti McDonald’s, dato che anche le patatine fritte verrebbero cotte in grassi di origine animale.
Allora a chi è rivolta la nuova linea vegana di McDonald’s? Sicuramente agli onnivori in cerca di alternative alla carne, non solo per motivi di salute ma anche per scelte di natura etica legate alla sostenibilità.
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Oggi i consumatori sono sempre più attenti alle scelte in termini di produzione eco-compatibile da parte delle aziende. Per questo si aspettano dalle imprese maggiore responsabilità e sensibilità verso le tematiche ambientali, oltre ad interventi concreti per limitare l’inquinamento degli allevamenti intensivi e lo spreco delle risorse idriche per la produzione di carne.
Sarà una mossa vincente? Lo scopriremo presto.