Crediamo che il numero di like sui social media sia talmente importante da influenzare la credibilità e la notorietà del nostro brand, oltre l’engagement. E pensiamo che il target di riferimento della nostra marca faccia fatica a nutrire fiducia nei prodotti o servizi offerti, se non abbiamo 10K di follower su Instagram. Ma soprattutto riteniamo che la visibilità online su Facebook sia maggiore ed efficace soltanto in questi casi, tanto da acquistare nuovi mi piace in maniera compulsiva grazie ai bot e ai software che abbiamo a disposizione.
Sentiamo di essere riconosciuti da una comunità solo tramite il consenso che riceviamo online sulle nostre pagine aziendali e non. Per questo nella nostra mente scatta questo ragionamento: 10.000 like = ottima qualità del prodotto/servizio.
Basta assecondare l’ego e la sua incolmabile continua necessità di sentirsi apprezzato da qualcuno. In fondo, il meccanismo su cui si basano gran parte delle dinamiche dei social media è proprio quello di soddisfare questi bisogni umani.
Basta contare il numero dei like sotto ogni post e i seguaci che abbiamo su Twitter. Il prestigio di una marca non si misurerà mai con queste metriche, perché il suo valore cresce e si fonda su sensazioni, feeling, passioni. Non sui numeri.
Più che il numero di like da raggiungere è fondamentale imparare a conoscere le reali interazioni sulle pagine per monitorare le azioni e l’orientamento verso il nostro target, senza sparare a vuoto. È questo l’unico modo per ottenere successo.